Una nuova visione tra scienza ed esperienza |
E’ curioso come per il benessere individuale vengano prodotti e venduti migliaia di integratori, basati su mix ripetitivi dei soliti ingredienti erboristici o vitaminici più o meno industriali, imbottiti di dolcificanti, coloranti e conservanti spesso dannosi...
Qualcuno si è mai sentito meglio dopo aver preso 2, 10 o 20 capsule di vitamine e minerali di vario tipo? Il “profeta” degli integratori Ray Kurtzweil ne prende 250 al giorno. Che arcobaleno di colori! Ma se ce ne sono 10 volte tanti proprio nel cibo di ogni dieta buona e varia! Ed ogni giorno nuovi studi indicano che se i cibi che le contengono fanno bene, le capsule o pillole di vitamine possono far male. Statistiche alla mano. E’ ormai chiaro che vitamine e integratori vanno presi solo per carenze specifiche, secondo il consiglio del medico ed i canoni degli enti di certificazione. L’errore è considerare il corpo umano come una somma di organi da curare individualmente, quando è ovvio che cose fondamentali come la funzione epatica, il sistema immunitario, i grassi nel sangue, e tante altre, sono interamente collegate tra loro, ed a loro volta collegate a mille altre funzioni, importanti o anche solo “cosmetiche” come la crescita dei capelli, o immateriali come l’umore, la gioia o la tristezza, ed i livelli di stress! Ecco perché i nostri prodotti non sono “integratori alimentari” ma “alimenti intelligenti”: perfino il più umile e specifico dei nostri prodotti interviene anche sull’intero organismo, in modo finalizzato e coordinato, contribuendo al buon funzionamento complessivo. Come ciascun nostro organo è solo una parte del tutto, così le nostre formule. Che costituiscono anche, tutte assieme, un “super-sistema” organico di assistenza funzionale al nostro corpo. Un super-sistema in continuo miglioramento e sviluppo.Stessa cosa per l’industria alimentare. Un prodotto alimentare genuino è VIVO, non è una miscela di parti, è una “unità biologica”. Abbiamo scoperto che dei semplici trattamenti naturali ed organici, applicati alle prime fasi della produzione, consentono l’eliminazione di conservanti e antiparassitari chimici lungo tutto il processo. Fino alla distribuzione ed agli scaffali dei supermercati. E rendono vivi e biologici anche gli scarti (non più dannosi) trasformando i costi di smaltimento addirittura in possibili profitti per diversi utilizzi agricoli o cosmetici! Questo significa, per l’industria, minori costi di produzione e stoccaggio, quindi maggiori profitti, ma soprattutto prodotti biologici, più buoni e saporiti, e clienti più fidelizzati e soddisfatti. Non sorprendetevi della semplicità delle nostre formule. Il segreto è nel processo (interamente biologico e naturale) e nella proporzione e sinergia dei componenti. Complessità dei principi, semplicità del risultato
Una madre raccomandò alla figlia di mangiare arance, poiché fanno bene alla salute. Un giorno la madre notò che la figlia, giocando tra le piante in giardino, ogni tanto raccoglieva una manciata di terra e la inghiottiva. “Ma cosa fai?” le chiese “la terra fa male allo stomaco!” La figlia rispose: “Mi avevi detto di mangiare arance perché fanno bene; ma dato che siamo poveri e non abbiamo arance, e che dopo tutto le arance crescono dalla terra, ho pensato che la terra potesse anche fare bene”. C’è molta saggezza orientale in questa semplice storia – ma anche la scienza occidentale potrebbe ricavarne qualche concetto interessante... Secondo le più recenti teorie ogni sistema intelligente (e forse la vita stessa) è solo un adattamento evolutivo (“survival of the fittest”) di poche regole e poche particelle elementari. Quando diciamo che con le nostre formule vogliamo “andare oltre” la medicina tradizionale e la moderna biotecnologia intendiamo proprio questo: cercare la soluzione più organica e fisiologica – soluzione che poi qualcun altro, se essa in effetti funziona allo scopo e quindi aiuta l’evoluzione umana, dirà essere “intelligente”. Arance (o, al limite, un buon vino, un buon pane, un buon formaggio, etc.) non terra. Le nostre formule per il benessere individuale e per l’industria alimentare sono entità organiche complesse e non un semplice mix di componenti inerti. Scienza e “medicina alternativa” – una nuova convergenza
Garanzia di Qualità
|